lunedì 15 settembre 2008

Ritorno al pozzetto

Che bello tornare a scattare con la mia rolleiflex dopo mesi di mirini spezza pupille. Certo non è per tutte le occasioni ma nel mio caso è sicuramente la migliore medio formato che potevo acquistare. Guardare nel pozzetto poi è come vedere un film girato in super 8 a colori. Ero talmente contento di questa riscoperta che ho scattato due rulli interi di delta 400@200. Il problema è che, non so quando, devo aver azzerato la correzione dell'esposizione mentre prima era settata su -1,5 dato che sulla lente avevo il filtro giallo. Nel tentativo di far uscire qualcosa di "medio" ho tocciato tutto nel rodinal 1+100 con l'idea di fare uno sviluppo stand. Tralasciando il fatto che a sto giro la temperatura m'è un pò sfuggita di mano, alcuni fotogrammi presentano delle macchie probabilmente dovute a bolle d'aria (eppure ho sbattutto abbondantemente dopo la prima agitazione).
In un fotogramma, quello qui sotto, nel bel mezzo del cielo, è letteralmente venuta via l'emulsione. Il risultato è un bel buco nero che manco il CERN riusciva a farlo meglio. Ma non tremate.. il mondo non verrà risucchiato. L'eroe del nuovo millennio si chiama clone ed è un simpatico strumento di photoshop ormai fin troppo conosciuto dal genere umano. Chissà se riuscirò a salvare il mondo anche io in camera oscura.. ho qualche dubbio. Nel frattempo..

save the energy!

Rolleiflex 3,5f Ilford Delta 400@200 Rodinal 1+100 60' sami-stand
Fotografia di negativo su tavola luminosa

ps. ogni tanto ho bisogno di postare una foto su un qualche forum per ricordarmi di quanto non mi piaccia ricevere commenti sulla tecnica, sul significato, sul perchè e sul percomequandodove. Qua invece è perfetto..


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Una curiosità: come mai usi il Rodinal così diluito?

gianluca ha detto...

è una particolarità degli sviluppi stand anche se a dire il vero 1+100 col rodinal lo si fa anche con sviluppi "normali"..
eliminando quasi del tutto l'agitazione e aumentando il tempo il risultato dovrebbe essere una buona compensazione, gamma tonale estesa, forte sensazione di nitidezza (un pò a discapito della grana).
In questo caso è stato utile in quanto avevo una differenza di uno stop e mezzo tra i primi fotogrammi e quelli esposti dopo aver erroneamente azzerato la correzione dell'esposizione :)

Anonimo ha detto...

Capito.
Proverò.
Io lo uso mooolto più concentrato; fa 1+15 a 1+25, per avere una resa "aggressiva" da b/n reportagista, diciamo.
Come sviluppo compensativo scelgo direttamente qualcosa di più delicato, tipo Ilfosol s, o simili.
En passant, belle foto!

Ruz ha detto...

ciao gianluca,
posso chiederti un aiuto? sono completamente a digiuno riguardo al formato 6x6, ho sentito di che molti lo usano per poi selezionare una parte di fotogramma in fase di stampa (a me non piace questo approccio), uso il medio formato 6x4.5 e 6x9, hai qualche link con qualche dritta su come costruire una foto con il formato quadrato, ammesso che esista una tecnica specifica. Grazie

gianluca ha detto...

@ruz: proprio tecnica specifica non direi ma inevitabilmente il quadrato ha le sue peculiarità.
Qualche idea la puoi trovare nel sito del rollei club italia.
Poi direi di leggerti il pdf di Elogio del quadrato di Michele Vacchiano.
Non è molto e magari già li conoscevi ma per il resto son sicuro che l'istinto ti guiderà alla perfezione! ;)

Ruz ha detto...

grazie mille, non li conoscevo!