domenica 28 settembre 2008

Stampa split - prime prove

Iniziamo col dire in cosa consiste questa oscura tecnica di stampa. Si tratta di suddividere l'esposizione della carta in due tempi. Il primo con filtro di contrasto 00 (o giallo) e, in un secondo momento, con filtro di contrasto 05 (o magenta). Anche il contrario volendo, io mi son trovato bene con questa procedura. Durante la prima esposizione si andranno a fissare le alte luci, durante la seconda le ombre. Questo, molto sinteticamente, il procedimento che ho seguito:
- prima striscia a scalare sulla zona delle alte luci del negativo con filtro 00
- seleziono il tempo in cui nelle alte luci vedo un minimo di densità (tempo A)
- seconda striscia posizionata nella zona delle ombre
- espongo per il tempo A
- senza muovere la striscia cambio il filtro di contrasto inserendo il filtro 05 ed espongo a scalare
- seleziono il tempo in cui le ombre hanno la giusta densità (tempo B)
- una volta trovati i due tempi espongo l'intero foglio prima con filtro 00 per il tempo A poi con filtro 05 per il tempo B
- su questo "provino" decido se effettuare mascherature o bruciature e con quale dei due filtri.
Per mascherare le alte luci --> filtro 00 (il contrasto locale aumenta)
Per mascherare le ombre --> filtro 05 (il contrasto locale diminuisce)
Per bruciare le alte luci --> filtro 05 (utile per scurire i dettagli)

Ok, bello.. ma perchè? Le carte a contrasto variabile hanno uno strato sensibile alle luci blu, che viene maggiormente impressionato all'aumentare del filtro di contrasto (quindi >02), e uno alle luci verdi, che viene maggiormente impressionato al diminuire del filtro di contrasto (quindi <02). Stampando con filtro 2 si dovrebbe quindi ottenere una stampa bilanciata entro la gamma che il determinato tipo di carta consente. Questo in linea teorica perchè in realtà si effettuano sempre degli interventi sia localmente (bruciature/mascherature) , sia su tutto il fotogramma (cambiando filtro di contrasto). La stampa split può essere utile nel caso in cui si volesse modificare il contrasto locale ma può anche facilitare bruciature e mascherature a seconda del filtro che si utilizza.
Naturalmente tutto ciò non è farina del mio sacco e quindi ecco un link aduna discussione su fotoavventure dove si trovano anche altri link a vari pdf che spiegano procedimenti, motivazioni e contromotivazioni molto meglio di me.

Detto ciò io ieri sera ho fatto le prime prove con questa tecnica ripescando un negativo che mi aveva dato qualche problema (anche perchè affetto da una piega della pellicola durante lo sviluppo) ed il risultato è stato ottimo.. sicuramente meglio di quello che son riuscito a fare con le mie scansioni casalinghe e photoshop.


Mantenendo il contrasto generale abbastanza elevato, per rendere bene le tonalità dell'asfalto bagnato e della vetrata di destra, ho abbassato il contrasto della zona scura a sinistra (mascheratura con filtro 05) per renderla più leggile. Per correggere la piega della pellicola che aveva creato un alone chiaro ai piedi dell'uomo e sull'asfalto (e che forse si nota ancora anche su questa scansione nonostante la correzione con photoshop) ho usato una bruciatura con filtro 00 sull'asfalto (normalmente sconsigliata ma in questo caso impastare leggermente i toni m'è sembrato utile per nascondere il difetto) e con filtro 05 sull'uomo (per raggiungere il nero del resto della sagoma). Quest'ultima correzione non m'è uscita proprio egregiamente ma non mi lamento.. in fondo per me non era affatto semplice.
Soprattutto ho notato che, pur essendo molto efficaci le operazioni eseguite con filtro 05 rispetto al filtro 00, le bruciature/mascherature in generale appaiono molto meno evidenti.

Poi visto che, si sa, ho un debole per le cantantesse ho stampato anche questa sempre con lo stesso metodo (anche se forse non ne aveva neanche troppo bisogno) e con risultati soddisfacenti.



ps. che bello tornare a respirare odori nocivi dopo l'intera estate di digiuno.

3 commenti:

Ruz ha detto...

Ciao Gianluca, rimanda, rimanda rimanda, ti scrivo ora. Esiste un'equivalenza con il filtro contrasto (il magenta) della testa colore?
Non ho mai stampato in split, ma un paio di foto adatte ce l'avrei...

gianluca ha detto...

Non ho mai usato un ingranditore con testa colore ma, se ho capito bene la tua domanda, sul sito della ilford c'è questo pdf con le tabelle di corrispondenza dei filtri tra testa colore e b/n..
altrimenti non ho ben capito la domanda :)

Ruz ha detto...

perfetto! lo sospettavo, ma ho appena scoperto che praticamente stampo 85% delle volte con contrasto superiore al 4 (anche 4 e mezzo).

Grazie Gianluca