domenica 18 gennaio 2009

The Impossible Project

Vagando qua e la nei meandri di flickr sono incappato in una tesi di laurea di Michela Cammelli intitolata "L'arte nella fotografia istantanea". Leggendola ho anche trovato finalmente un posto nell'immensa varietà di forme produttive di immagini.. ossia, come la definisce Nino Migliori "...una forma romantica, assolutamente inutile, di produzione né artistica né culturale ma solo di nicchia antiquariale." Sia chiaro non è certo la parte più interessante della tesi, del quale consiglio la lettura, ma, a parte il (velato?) tono di disprezzo e l'inutilità (sono particolarmente portato per le cose inutili.. che però non sono proprio inutili per me) che le viene assegnata, mi ci ritrovo pienamente. "Giovani americani, ad esempio, si rifanno alle vecchie tecniche per fare delle foto che ricalcano quelle fatte all’inizio della fotografia, ma non è né artisticità né rinnovo linguistico, è solo una forma di nicchia artigianale per dire “quanto sono bravo, sono capace di farlo anch’io”..." E magari fossi veramente capace di farlo anch'io. Imparare certe tecniche e affinarle sarebbe comunque una forma di scoperta personale.. almeno per quanto mi riguarda. Il fatto che siano cose già fatte e non innovative per la produzione artistica contemporanea sinceramente poco mi riguarda. L'espressione deve per forza essere legata all'innovazione? Argomentazioni abbastanza sterili le mie.. almeno quanto pigiare un tasto per applicare un filtro di photoshop al fine di migliorare l'espressione di un concetto.

A proposito di innovazione e produzioni di nicchia antiquariale segnalo una buona nuova per quanto riguarda la fotografia istantanea:

The Impossible Project

We aim to re-start production of analog INTEGRAL FILM for vintage Polaroid cameras in 2010. We have acquired Polaroid's old equipment, factory and seek your support.


Molte persone erano da parecchio in attesa di queste semplici parole. L'obiettivo non è quello di riproporre le vecchie pellicole polaroid ma di inventarne di nuove entro la fine del 2009 ottimizzando la produzione e sostituendo alcuni componenti ormai spariti insieme alle vecchie produzioni o che comunque renderebbero i costi sproporzionati rispetto al possibile mercato. Una stima del bacino di utenza calcola circa un miliardo di fotocamere in tutto il pianeta.. funzionanti e affamate di pellicole. Da notare anche la presenza nel sito del marchio Ilford che pare potrebbe fornire i negativi per alcune pellicole negativo/positivo.

Tutto ciò mi sembra una più che buona giustificazione per il mio prossimo probabile acquisto. Almeno mi sentirò un pò meno in colpa. Il fine ultimo di questo post era chiaramente questo.


3 commenti:

Ruz ha detto...

Caro Gianluca ti sono veramente nel cuore, anche per me le produzioni di nicchia antiquariale sono linfa vitale, nuovi stimoli se non altro perchè una volta c'è bisogno di usare le mani e non solo l'indice della mano destra. Ultimamente poi, ad esser sinceri fino in fondo, le solite foto, belle e tecnicamente ineccepibili, fatte durante una vacanza in un luogo sperduto nel mondo, o lo specchiarsi del fotografo su una pallina di natale (ne ho viste a milioni), o la bottiglia di birra lasciata sola su una spiaggia d'inverno, che vedo tutti i lunedì sera al grupo fotografico, cominciano ad anoiarmi.

balpa ha detto...

L'argomento che tocchi è molto profondo ed io - nel mio piccolo - vorrei dare un modesto contributo alla riflessione: penso che sperimentare e imparare non facciano necessariamente rima con "innovare" ma certamente lo fanno con "crescita personale". Aggiungo solo che - per quanto mi riguarda - considero la tecnica sempre in funzione del messaggio che si vuole proporre con la foto e non il contrario.

Anonimo ha detto...

Spero vivamente che questo progetto impossibile vada a buon fine... visto che ho fatto l'adorabile follia di comprarmi una polaroid ma ho avuto solo pochi mesi (e poche cartucce) per sperimentarla!!