martedì 27 novembre 2007

Personalizzare la sensibilità di una pellicola - pt. 1

Traduzione/riassunto di un interessante articolo scritto da Tom R. Halfhill.

Quanto è sensibile una pellicola a 400 iso?

La risposta sembra banale ma in realtà non tutte le pellicole danno il meglio di se quando vengono esposte alla sensibilità dichiarata dal fornitore. Una valutazione standard della sensibilità di una pellicola non può tener conto di variabili come l'attrezzatura usata o la tecnica personale. Persino i fornitori di pellicole specificano che le loro indicazioni sono da prendere come partenza per gli esperimenti personali.

Precisiamo subito che questo articolo non è sul tiraggio di una pellicola - procedimento attraverso il quale si altera la sensibilità di una pellicola tramite esposizione e conseguente sviluppo - stiamo parlando, invece, di trovare una sensibilità "normale" ottimale di una pellicola una volta esposta e sviluppata con le vostre attrezzature e procedure. Con ciò si intende la migliore combinazione tra sensibilità, contrasto, grana e nitidezza.

Inizialmente conviene limitare il test a una macchina fotografica, una pellicola e un rivelatore. Questo per diminuire al massimo il numero di variabili che possono entrare in gioco. Quanto segue dovrebbe permettervi di trovare la sensibilità migliore secondo le vostre esigenze con una spesa realtivamente bassa in termini economici (2 o 3 rullini da 36 e sviluppo).

Scattare una pellicola di test

Iniziamo scattando un rullo di prova a diverse sensibilità (prendendo sempre appunti su ogni scatto). Scattate nelle condizioni e con la luce più abituali per voi. Se ad esempio scattate all'aperto l'ideale sarebbe una giornata soleggiata in quanto presenta un maggior contrasto tra le alte luci e le ombre (nel caso in cui fosse una giornata particolarmente luminosa potrebbe risultare complicato scattare ad esempio a 800 iso se la macchina non ha tempi inferiori a 1/1000 o se l'obiettivo non chiude oltre a f/16). Usate un cavalletto e assicuratevi che la macchina esegua la misurazione sempre nello stesso punto.
Supponiamo che la pellicola usata abbia sensibilità di 400 iso (ad esempio kodak Tri-x o hp5+), scattate la prima immagine a 400 iso, 3 immagini rispettivamente a 500/640/800 iso e ancora 6 immagini a 320/250/200/160/125/100 iso.

Gli scatti successivi saranno effettuati su un foglio possibilmente di tonalità neutra (anche se non è esattamente grigio neutro va bene), illuminato in modo omogeneo e abbastanza grande da riempire l'inquadratura. Questa volta useremo le sensibilità 400/320/250/200/160/125/500/640/800 e per ogni sensibilità faremo uno scatto "normale", uno sovresposto di 3 f/stop e uno sottoesposto di 4 f/stop. Per le macchine con otturatore meccanico è consigliabile variare il diaframma al posto dei tempi in quanto, questi ultimi, più soggetti ad imprecisioni.

Il rullino test è così completato e potete svilupparlo secondo le vostre abitudini. Un consiglio utile è quello di usare solo acqua distillata in quanto normalmente l'acqua è soggetta a variazioni a seconda della stagione e della zona; in modo da eliminare un'ulteriore variabile.

Fonte: Personalizing Your Film Speed, Part 1

Traduzione/riassunto della seconda parte la farò una sera in cui nessuno mi "costringerà" ad uscire per una birretta ;)

see you

2 commenti:

Damiano ha detto...

Interessante...ma tu lo hai provato? Sembra un lavoraccio e mi chiedo...ne varrà la pena? o_O Ma io sono uno scansafatiche della camera oscura... :-D

Dicono poi che non si dovrebbe usare l'acqua distillata perché la maggior parte degli sviluppi sono formulati per agire al meglio con acqua normale (spesso contengono sequestranti). Magari, per avere garanzia di meno variabili, si potrebbe usare l'acqua comprata in bottiglia...

Complimenti per il post di apertura del blog, che ho apprezzato molto, e per la stampa che hai postato, semplice e significativa.
Ciao,
Damiano

gianluca ha detto...

Siceramente non ho provato.
Il problema del web è che vieni a conoscenza di alcune cose in anticipo rispetto al tempo necessario per apprenderle. Per quanto mi riguarda penso che prima di personalizzare la sensibilità delle pellicole devo conoscere le pellicole e imparare a trattarle in modo "normale". Per ora la lettura di questo articolo mi ha aiutato un poco a capire il funzionamento di certi processi. Poi verrà sicuramente il tempo degli esperimenti ;)

Grazie per la dritta dell'acqua distillata (non la sapevo).

..e grazie anche perchè sei il primo (e spero non ultimo) a commentare :D