domenica 2 marzo 2008

Da neuro?

Ho scoperto che forse non faccio le cose proprio a caso.
La prima cosa che ti chiedono è "dov'è il trucco?". E il trucco chiaramente non c'è. Quando guardo una fotografia la prima cosa che mi chiedo è: come ha fatto? Come l'ha visto? Cosa c'è dietro? E dietro non c'è proprio nulla essendo un foglio di carta. Che si parli di pietre o di fotografia il punto è l'equilibrio. Ogni pietra ha il suo punto di equilibrio e allo stesso modo ogni cosa può essere vista/fotografata in modo che tutto sia in equilibrio, non per forza bello o brutto, spettacolare o noioso ma semplicemente con la propria dignità di esistere ed essere parte di ciò che possiamo vedere. Forse è per questo che entrambe le cose mi rapiscono completamente.

Pinhole camera zero2000, Rollei retro 100, D76
Fotografia di negativo su tavola luminosa

Potrei trovare altre mille similitudini tra le due cose. E' un semplice gioco senza manipolazioni della realtà che tutti possiamo vedere. Con l'unica differenza che VEDERE è assai più complicato (almeno per me). Ma chiaramente dietro non c'è proprio nulla..

Rolleiflex 3,5F, Ilford hp5+, D76
Fotografia di negativo su tavola luminosa

Ok ora immagino che mia sorella chiamerà la neuro. Andatelo a dire a questo qua oppure quest'altro.

3 commenti:

elena ha detto...

mah. prima di chiamare la neuro aspetto che mi fai le stampe per la parete viola, POI chiamo la neuro.

balpa ha detto...

mai vista una cosa del genere. il soggetto è fantastico, la composizione anche, la scala di grigi insuperabile. apprezzo e condivido il parallelo tra l'equilibrio delle pietre e quello che sorregge ogni scatto.

Anonimo ha detto...

bellissima composizione! Prima della neuro aspettiamo ancora un po'.